Estrattore: la nuova frontiera per succhi di frutta

L’estrattore non è né un frullatore né una centrifuga. L’estrattore non frulla e non centrifuga, ma ha la funzione di estrarre interamente gli elementi nutritivi presenti nel cibo.

Le uniche cose che i tre hanno in comune sono la dimensione simile e la possibilità di ottenere succhi di frutta e verdura. Per il resto essi differiscono completamente tra loro, soprattutto a livello di tecnologia e di qualità del prodotto ottenuto.

Alcune differenze con centrifughe e frullatori

Il frullatore e la centrifuga si basano più o meno sullo stesso meccanismo. Servendosi di lame, la frutta o la verdura viene spezzettata dando vita ad un succo che l’alta velocità delle rotazioni separa dalla polpa di scarto. Attualmente le centrifughe tradizionali sono ancora gli apparecchi più comuni per succhi fai da te, ma stanno recentemente lasciando il passo ai più moderni ed efficienti estrattori.

Molte persone infatti sentivano il bisogno di liberarsi di questo apparecchio rumoroso caratterizzato da un processo di spremitura che andava continuamente interrotto per svuotare e pulire il contenitore dagli elevati scarti prodotti. È così che oggi, l’estrattore, già popolare negli Stati Uniti degli anni Cinquanta, è arrivato in Europa riscuotendo un elevato successo supportato da numeri importanti.

Estrattore di frutta: come funziona

La sua capacità di non tritare ma di macinare e spremere a freddo frutta e verdura attraverso un cursore detto coclea, consente di ottenere succhi dai migliori valori nutrizionali senza quindi uccidere alcuna sostanza nutritiva. Il segreto sta nel numero di giri che caratterizzano estrattore a freddo rispetto agli altri elettrodomestici.

Maggiore è il numero di giri, più calore sarà generato e più enzimi e sostanze naturali saranno distrutte e perse definitivamente. Se una centrifuga può compiere dai seimila ai diciottomila giri ogni minuto, l’estrattore non arriva a cento giri al minuto. Questo consente di mantenere inalterate tutte le proprietà della frutta e della verdura.

Gli estrattori inoltre producono un succo non solo più ricco di fibre, ma soprattutto un succo che non si ossida e che quindi non deve essere consumato per forza nel giro di pochi minuti: esso infatti può essere liberamente conservato in frigo e bevuto al momento del bisogno. Un succo più omogeneo che conserva il suo aspetto a lungo a differenza del centrifugato che , lasciato in un bicchiere per ore, tende a formare degli strati separati tra loro e di colore diverso.

Più succo, meno scarti, meno rumore

Anche in termini di quantità l’estrattore risulta essere decisamente più efficiente in quanto produce meno scarto e quindi una quantità maggiore di succo con una differenza del 20-30% di prodotto in più. Una bella differenza che è bene tenere in considerazione.

Gli estrattori inoltre non solo sono meno rumorosi ma sono più facili da pulire in quanto hanno meno componenti e decisamente più piccole rispetto a quelli di un estrattore le cui parti sono ingombranti e scomode da lavare.

L’unico svantaggio degli estrattori è rappresentato dall’investimento economico iniziale da sostenere. Mentre per una buona centrifuga bastano solitamente 100 euro, il prezzo di un buon estrattore parte da almeno 150 euro per arrivare fino ai mille euro. Ma il gioco vale decisamente la candela.