Igiene del sterilizzatore e sicurezza fin dalla nascita

È risaputo che un bambino, nei primi anni di vita, possiede un sistema immunitario ancora non del tutto sviluppato. È quindi primaria importanza di ogni genitore prendersi cura dell’igiene e soprattutto della disinfezione di tutto ciò che viene a contatto con il piccolo.

Specialmente poi, con la nascita dei dentini da latte, un bambino tende a mettere in bocca qualsiasi oggetto gli capiti sottomano per cercare di alleviare il dolore prodotto dal dente che vuole uscir fuori.

I rimedi di disinfezione: tra ieri e oggi

Le nostre nonne erano solite bollire nei pentolini tutti gli oggetti come ciucci e biberon, sfruttando il principio del calore dell’acqua in grado di uccidere la maggior parte dei batteri. Questo metodo è tutt’ora molto valido e utilizzabile, ma circoscritto ad alcune situazioni particolari.

Infatti tutte le neo mamme di oggi, quando arriva il momento della nascita del bebè, fanno fronte al problema della pulizia di ciucci e biberon con lo sterilizzatore. Questo strumento è davvero indispensabile se si vuole essere sempre certi di dare al proprio bambino oggetti puliti e igienizzati.
Prima di inserire il latte nel biberon infatti, è sempre bene procedere ad una corretta sterilizzazione del contenitore.

I modelli di sterilizzatori offerti sul mercato

Ma quale tipo di sterilizzatore scegliere? Il mercato ne offre davvero moltissime tipologie, ma tutti sono in grado di svolgere la stessa funzione del pentolino della nonna. Anzitutto esistono due categorie principali di sterilizzatori: quelli a freddo e quelli a caldo. I primi, come si può ben intuire dal nome, non usano il calore come agente di disinfezione bensì delle sostanze chimiche, ovviamente non nocive per il bambino.

Queste sostanze, capace di uccidere anche i batteri più resistenti, possono essere acquistate in farmacia. Come è chiaro, questo tipo di sterilizzatore è perfetto per quando si è in viaggio perché non c’è bisogno della presa di corrente.

Tuttavia con uno sterilizzatore di questo genere, bisogna sottostare a elevati tempi di sterilizzazione: infatti, a differenza di quelli a caldo in cui sono sufficienti 5 minuti, con gli sterilizzatori a freddo, ciucci e biberon devono essere immersi nelle sopracitate sostanze chimiche per almeno un’ora.

Gli sterilizzatori a caldo invece, forse i più diffusi del mercato, possono essere di tre tipi: a raggi UV, per il microonde e quello elettrico di tipo classico. Il primo utilizza al posto del calore, i raggi ultravioletti per disinfestare gli oggetti dai batteri, mentre quello a microonde è uno degli strumenti che più garantisce la pulizia dei biberon.

Consiste in un piccolo recipiente in cui viene inserita dell’acqua e gli oggetti da sterilizzare; successivamente questo contenitore verrà inserito nel forno a microonde di casa per pochi istanti: in men che non si dica, avrete ciucci perfettamente puliti e privi di cattivi odori. Quest’ultimo problema infatti, è quello che potrebbe risultare dall’uso dell’ultima categoria di sterilizzatori: quelli di tipo elettrico.

Anche se esistono modelli a secco, che usano le alte temperature con getti di aria calda per sterilizzare i biberon, quelli a vapore sono gli sterilizzatori più usati in commercio. Hanno bisogno sempre di corrente elettrica, ma sono degli ottimi prodotti per igienizzare i ciucci dei bambini.

Qualsiasi sia il prodotto scelto, a freddo o a caldo, a vapore e non, cioè che più conta, oltre alle proprie esigenze, è indubbiamente la salute e la cura dei nostri bambini: quindi l’unico consiglio è quello di scegliere sempre il meglio per l’igiene dei propri figli.